“Anche il silenzio può essere considerato un discorso, in quanto rifiuto dell’uso che altri fanno della parola; ma il senso di questo silenzio-discorso sta nelle sue interruzioni, cioè in ciò che di tanto in tanto si dice e che dà un senso a ciò che si tace … E se fosse nella pausa e non nel fischio il significato del messaggio? Se fosse nel silenzio che i merli si parlano?” (I. Calvino, Palomar, 1983).
La tessitura dello spettacolo è legata al dispiegarsi di motivi che riportano e alludono al silenzio; il centro propulsore della danza appare una concezione del silenzio come parola assoluta, primaria, in una comunicazione che vuole aprirsi ed essere autentica.
Un’astrazione: il silenzio, la pausa che sta ‘tra’ ogni parola, ‘tra’ ogni nota musicale, ‘tra’ ogni frase recitata, ‘tra’ ogni movimento, ‘tra’ ogni linea disegnata.
Ideazione artistica e regia Elena D’Aguanno
Coreografie Elena D’Aguanno, Sabrina D’Aguanno
Interpreti Federica Curato, Viviana Di Napoli, Valentina Valentino, Roberta Volpe
Musiche Autori vari
Light designer Sabrina D’Aguanno, Ciro Di Matteo
Costumi Akerusia Lab
Produzione 2016 con il sostegno della Regione Campania